martedì 16 settembre 2008

io ho avuto il maestro unico(Licio Gelli)


Gelmina, la somara “unica”

giovani comunisti di casal bruciato.

Firma la petizione contro il maestro unico.
87000 insegnanti “tagliati”, le private ringraziano!

Giovedì 18, dalle 8 del mattino, effettueremo una raccolta firme itinerante partendo dalla scuola elementare di via Satta 80.





mercoledì 10 settembre 2008

20 rinvii a giudizio

CALCIO E VIOLENZA
Assalto alle caserme romane Il pm chiede 20 rinvii a giudizioIl documento firmato dal magistrato sarà davanti al gup il prossimo 20ottobre, parla associazione per delinquere, devastazione, saccheggio,violenza, lesioni a pubblico ufficiale. La scheda degli ultrà9 settembre 2008 - Associazione per delinquere, devastazione, saccheggio,violenza, lesioni a pubblico ufficiale.Questi i reati per cui il pm Pietro Saviotti, a seconda delle posizioni,chiede il processo per 19 uomini ed una donna, ritenuti a diverso titoloresponsabili dei disordini avvenuti a Roma in occasione della morte diGabriele Sandri, l'irruzione ad un concerto rock della Banda Bassotti aVilla Ada, l'occupazione di uno stabile dell'Atac, il tentativo di dar fuocoad un campo nomadi.La parte più consistente del documento firmato dal magistrato dell'ufficiodell'accusa e che sarà davanti al gup il prossimo 20 ottobre, per l'udienzapreliminare, riguarda quanto avvenuto tra il tardo pomeriggio e la seradell'11 novembre dello scorso anno.Dopo la morte, sull'autostrada, in provincia di Arezzo, ad opera di unpoliziotto, di 'Gabbo dj'. Gli assalti alle caserme della polizia e deicarabinieri. Per quella vicenda inizialmente era stata ipotizzata anchel'aggravata del terrorismo. Ma ora gli inquirenti hanno deciso di noncontinuare su quell'aspetto. Del gruppo di venti, 14 sono detenuti incarcere od ai domiciliari, uno è latitante e cinque sono invece a piedelibero.Quattro degli imputati - Fabrizio Ferrari, Fabrizio Frioni, Francesco Ceci eFabio Pompili - sono coinvolti nei fatti di Villa Ada, avvenuto a finegiugno dello scorso anno, quando una ventina di persone a volto coperto edarmati di bastone fecero irruzione durante un concerto ferendo due persone.E' comunque un gruppo eterogeneo quello che è fissato nell'atto del pmSaviotti.Composto di persone tra i 35 e i 22 anni, tifosi dei club calcistici di Romae Lazio in massima parte. Legati ad ambienti dell'estrema destra, ma nonsolo.Promotori dell'associazione a delinquere sono ritenuti oltre a Ferrari eCeci, anche Alessandro Petrella e Andrea Attilia, Marco Turchetti. Chifaceva parte del gruppo - secondo l'accusa - avrebbe "preso parte adun'associazione finalizzata alla commissione di lesioni, violenza a pubblicoufficiale". In concreto - si legge nell'atto del pm Saviotti - "essiindividuavano di volta in volta obiettivi, reclutavano partecipi per azionimirate, spedizioni punitive nei confronti di giovani della sinistraantagonista romana o di tifoserie calcistiche - o per disordini di piazza,anche alla ricerco dello scontro con le forze di polizia, coordinandonel'attuazione e la copertura".Inoltre il gruppo accusato di associazione a delinquere attivava "uncostante rapporto con referenti di singoli gruppi, suscitandone eincitandone espressioni di contrapposizione violenta per motivi politici, diodio nazionale, di tifo calcistico, di disprezzo del personale di polizia,in forza del radicato inserimento negli ambienti dell'estremismo politico edelle tifoserie 'ultras'; disponevano di armi improprie, coltelli, petardida stadio, strumenti di travisamento; individuavano nei localidell'Excalibur e del Presidio (due pub romani) luoghi preordinati e consuetidi incontro e raduno.Coinvolti nell'associazione sono ritenuti anche Pierluigi Mattei, GianlucaColasanti, Fabrizio Frioni, Furio Natali, Matteo Nozzetti, Alessio Abballe,Roberto Sabuzi, Emanuele Conti e Matteo Costacurta. La ragazza coinvolta,Michela Ussia, 25 anni, insieme con Pompili è accusata di aver portato fuoridalla "propria abitazione e senza giustificato motivo di 8 coltelli dacucina e 24 tondini di ferro, ciascuno della lunghezza di circa 60centimetri e del diametro di 1,8 che occultavano in un cespuglio dentro unozaino rinvenuto in via Macchia della Farnesina, nei pressi dello stadioOlimpico in occasione dell'incontro di calcio Roma-Real Madrid, nel febbraiodel 2008.A Pierluigi Mattei è anche contestata l'aggressione, eseguita con altricinque ultras, di due vigili urbani, avvenuta in occasione dell'incontroLazio-Partizan. Costacurta, Ceci, Attilia, Turchetti e Giampiero Celani,invece per aver agito "in più di cinque persone, travisati e armati dispranghe, manganelli telescopici in ferro e bottiglie di vetro, facendoincursione nel locale 'Sally Brown', in via degli Etruschi, colpendoripetutamente con i strumenti di offesa il titolare, si impossessavano dinumerosi compact disc, di cimeli calcistici, di una tromba e di un liuto inottone e di alcune bandiere".20 A RISCHIO PROCESSO,CHI SONO -SCHEDAI ragazzi di piazza Vescovio. Più o meno vicini ai trent'anni, con qualcheprecedente penale ed un legame esplicito con il popolo delle curve nord esud dell'Olimpico.Provengono da questo mondo, vago e parcellizzato, i venti soggetti, 19uomini e una donna, per cui il pm Pietro Saviotti ha chiesto il rinvio agiudizio per l'inchiesta scaturita, in via principale, dai disordiniavvenuti in occasione della morte di Gabriele Sandri, nel novembre delloscorso anno. E per tutta un'altra serie di episodi che cominciano dal giugnodel 2007, dall'aggressione a Villa Ada, al concerto della 'Banda Bassotti',e arrivano alla metà di febbraio, quando fu eseguita l'ordinanza di custodiacautelare per molti degli attuali accusati.Alla base di quel documento c'era una mole enorme di intercettazioni. Il Rosdei carabinieri, dopo quell'episodio, avvenuto proprio davanti alle portedella caserma che ne è la sede, a due passi da via Salaria e dai quartieribene di Roma, hanno registrato ogni voce, ogni proposito, ogni esplosione.L'11 novembre, giorno in cui Sandri veniva ucciso sull'Autosole, vengonoascoltati anche alcuni conoscenti dello stesso dj, pianificarne la vendettain una notte in cui "Roma brucerà".Il rinvio a giudizio è stato chiesto per Fabrizio Ferrari 'Er Talpa', 23 anni; Fabrizio Frioni 'Fabrizzietto', 25; Francesco Ceci detto 'Er Nano', 31 anni; Fabio Pompili 'Fabione', 28; Alessandro Petrella, 28 anni; Matteo Nozzetti 'Er Vampiro', 25; Alessio Abballe, Marco Turchetti 'Ovo', Pierluigi Mattei, laziale del gruppo ultrà 'In Basso a destra',Emanuele Conti, 22 anni; Andrea Attilia 'Il Bulgaro', 22 anni tra pochi giorni; Roberto Sabuzi 'Il Capitano', 42 anni; Daniele Pinti 'Danielone', 21 anni; Gianluca Colasanti, 23 anni; Francesco Massa 'Er Ditta', 39 anni; Giampiero Celani, 29 anni; Martin Avaro, 28; Furio Natali, 43 anni; Matteo Costacurta, 24; e l'unica donna, Michela Ussia, 26 anni. Del gruppo 13 sono detenuti in carcere; uno, Colasanti, è ai domiciliari; 5(Pompili, Pinti, Avaro, Natali e Ussia) sono a piede libero; e uno, Massa,invece, è latitante dal marzo scorso.Il legame con la morte di 'Gabbo dj' è comunque un elemento sia per l'accusache per la difesa. Perché molte intercettazioni sono connesse a quei giorni,alla sera degli assalti alle caserme, a quella concitazione - argomentanoalcuni difensori - e quindi può essere in qualche modo spiegata. Così puòessere per alcune intercettazioni riferibili a Turchetti, che era con Sandriad Arezzo. O per Ceci che raggiunge l'amico nell'autogrill di Badia al Pino.Da febbraio ad oggi il castello dell'accusa ha comunque retto. Pochi sonoquelli che nel "merito" hanno ottenuto un provvedimento favorevole da partedel riesame.L'estremismo di destra è un legame tenue e causa per querele didiffamazione", si spiega. Al tempo stesso Avaro e Pinti sono esponentiriconosciuti di Forza Nuova. Il secondo è stato scarcerato dopo pochigiorni, nel febbraio scorso, e nei suoi confronti non è stato emesso alcunobbligo di legge. Avaro, che ha una pagina su wikipedia ed è stato candidatoalle elezioni con il movimento guidato da Roberto Fiore, è anche comparsonel documentario di Claudio Lazzaro: Nazirock, girato in occasione del campod'azione a Marta, vicino Viterbo, nel 2006.Avaro è accusato in concorso con Ferrari, Pinti e Nozzetti, e con altri nonidentificati, in numero superiore a dieci, perché nell'ottobre del 2007, peralcuni giorni, avrebbe occupato un immobile dell'Atac in viale Etiopia.Nulla c'entra quindi Avaro con l'aggressione a Villa Ada. Anche se ècoinvolto nella rissa avvenuta, pochi mesi fa, fuori l'università laSapienza. Il processo per lui comincerà a novembre. Sotto accusa però, inquella vicenda, ci sono anche due giovani di sinistra che avrebberomaterialmente iniziato lo scontro con quelli della contrapposta partepolitica.Ferrari, Frioni, Ceci e Pompili - invece - insieme con altri dovrannorispondere del blitz al concerto della 'Banda Bassotti'.Per gli altri coinvolti nella inchiesta del pm Saviotti ci sono le accuseconnesse agli scontri di novembre, dopo la morte di Sandri, el'organizzazione dei raid ripetuti al telefono e pensati nei localiExcalibur Scottish Pub e Presidio. I capi dell'associazione a delinquere -secondo il pm - erano Petrella, Ferrari, Attilia, Turchetti e Ceci.

sabato 6 settembre 2008

Di Carla Corciulo, Responsabile regionale scuola prc/se e, soprattutto, un'insegnante.

Potrebbe stupire il desiderio di una rilettura nostalgica della scuola del passato da parte della Ministra Gelmini, giovane e cresciuta nella scuola post-sessantottina, in quella scuola che oggi vuole distruggere, restituendole una veste da primi anni del novecento.
Le “invenzioni” estive esprimono, apparentemente e in parte, interventi demagogici e restauratori (voto in condotta, grembiulino uguale per tutti, voti anziché giudizi), ma principalmente rivelano le reali intenzioni di questo Governo: interventi drastici mirati al risparmio e a recuperare denaro sulla spalle della Scuola pubblica, a totale vantaggio della scuola privata.
Una controriforma autentica, che non si occupa né di pedagogia né di didattica: l’unico, devastante obiettivo è la distruzione della Scuola pubblica, che diverrà il ghetto dei poveri, degli ultimi.
La proposta di trasformare in fondazioni private le scuole pubbliche va ben oltre l’idea di una riforma democratica degli organi collegiali: si tratta di avviare migliaia di piccoli consigli di amministrazione, che avranno il compito di procacciare denaro per il funzionamento, quindi il sapere al servizio del miglior offerente.
L’idea di assunzione diretta dei docenti da parte dei dirigenti lascia profilare un concetto di scuola-azienda, dove la democrazia (concorsi, collegialità) diverrà una parola desueta.
Il ritorno al maestro unico, il tuttologo, sarà la grande nuova magia per un risparmio colossale per le casse dello stato: chiusura, nei fatti, del tempo pieno, fine di apprendimenti specifici, abolizione di una progettualità diffusa, espressa dalle contemporaneità dei docenti, diminuzione dei tempi curricolari (tranne che per l’insegnamento della religione cattolica), ma migliaia di posti di lavoro in meno.
Studenti e lavoratori della scuola, precari e non, che si apprestano ad avviare il nuovo anno scolastico dovranno affrontare questa idea di scuola lanciata dalla Ministra Gelmini, ma ancor di più questa idea di società, dove, nonostante le belle parole enunciate sulla centralità della persona, le persone non avranno più alcuna garanzia del diritto alla conoscenza, del diritto al sapere, di una scuola uguale per tutti, della libertà di insegnamento, di una scuola che si fonda sulla Costituzione
( la Costituzione va applicata, non enunciata a parole), di una scuola democratica.
Il Partito della Rifondazione Comunista denuncia e combatte questo disegno di scuola e di società e, consapevole della grande risorsa della Scuola Pubblica, che ha saputo contrastare i tanti tentativi per ridurla al silenzio, si pone al fianco degli studenti e dei lavoratori della scuola , che, con le loro lotte sapranno osteggiare il nefasto disegno di questo governo di destra.
Carla Corciulo

venerdì 5 settembre 2008

Rifondazione comunista SPA

Vi è ormai, da quando la gestione del partito è in mano ad una controllata del gruppo Ferrero, la PRC SPA, avente come amministratore unico Grassi e come consiglieri di amministrazione, Bellotti, Giannini, De Cesaris, una tendenza all’ars dicendi vulgare, pietosa e irritante.

Si è scatenato, con buona pace delle trasformazioni subite dalla nostra società e della spietatezza del governo nazionale che in pochi mesi ha mandato in fumo pezzi consistenti del welfare , una lotta a chi afferma la stoltezza più grande.

Si va dalle scomuniche di Ferrero ai compagni calabresi, al socialismo da cattedra di Fosco Giannini( che ci insegna ad essere buoni bolscevichi), a Grassi, ai dettati di Bellotti sull’operaismo militante in una società post industriale.

Ci si chiede, in questo clima surreale, quale debba essere la bussola, si riflette sugli attacchi continui che hanno ricevuto i compagni delle istituzioni, durante la fase congressuale, ci si interroga sull’opportunità di proseguire un viaggio verso l’autodistruzione.

Penso alla situazione del Lazio, allo sforzo, quasi miracoloso, di questa regione nel tappare il buco di 10 miliardi lasciato da Storace, all’impegno del nostro partito nel mantenere, nonostante il chiaro disegno della sanità privata, una sanità ancora pubblica.

A questo punto, la domanda è una, chi ci indicherà il cammino?
Magari Bellotti, o i suoi referenti locali, che ci vorrebbero fuori da ogni istituzione, oppure Grassi, che oscilla come un pendolo, o magari, chissà, si potrebbe pensarla come Democrito(aspettare che i vari atomi si aggreghino da soli).

Questa fase di stallo, altrimenti nota come gestione unitaria, offende le intelligenze di un militante, consegna il nostro partito ad uno stallo senza precedenti, ci relega al ruolo di spettatori in quella che sembra una commedia agrodolce.

L’SPA è la, noi, gli azionisti di minoranza, assistiamo alla speculazione di Ferrero, all’impennata delle azioni quando da ex ministro attacca i compagni che lavorano nelle istituzioni.

Con ironia, non sarebbe il caso di cedere le nostre azioni a Di liberto?
Visto che si avvicina ottobre, magari senza i(rifondatori della sinistra) riuscirebbero a fare una nuova rivoluzione di ottobre.

Giuseppe C

mercoledì 9 luglio 2008

Torneo antirazzista

Si è svolto ieri nel parco Meda, in occasione del festival delle culture giovanili, il torneo di calcetto antirazzista.
Come è ovvio, non poteva mancare la nostra squadra "stella rossa" composta da un mix tra comunisti, calabresi o entrambe le cose.
Le altre compagini erano formate da ragazzi rom.
Prescindendo dal gioco, la nostra squadra si è piazzata rocambolescamente al secondo posto, è stata un'iniziativa semplice che ha portato un lume di speranza e ha innescato un virtuoso circolo antirazzista.
L'iniziativa, patrocinata dalla vicepresidenza del v municipio(compagno Antonio Medici), arriva proprio nei giorni in cui la pololazione si sta svegliando, piano piano, dalle pazzie imposte dal governo e dai media.
Due giorni fa, l'arci e altri pezzi dell'associazionismo hanno dato vita ad una raccolta simbolica di impronte digitali, ciò per mandare un messaggio chiaro che la delinquenza non è legata alle etnie.
Dico ciò da calabrese, praticamente i rom e i rumeni stanno raccogliendo la nostra eredità "mediatica" che bombardava i nostri emigrati in nord Italia e in Germania.
Sovente campeggiavano titoli discriminatori sui girnali, del tipo:"calabrese rapisce donna".
Iniziative come queste servono come testa d'ariete per scardinare i prgiudizi che il sistema mediatico ci impone.
Alla prossima.

Giuseppe

martedì 8 luglio 2008

BERLUSCONI GIOCA AL GIOCO DELLE 3 CARTE.

Berlusconigioca alle trecarte. Promette 1 ml «omaggio al Papa», poi taglia i fondi

Italiani, brava gente. E negli aiuti internazionali non facciamo eccezione. Il premier Silvio Berlusconi, a margine del vertice dei G8, ha assicurato infatti che il nostro Paese, «nonostante un debito pubblico al 106%, farà la sua parte», soprattutto nei confronti dell'Africa che è dal G8 di Genova al centro delle promesse (mancate) dei Grandi. Berlusconi ha anche detto di essere in «totale sintonia con la Chiesa cattolica» e con il Papa, che ha invitato il G8 a fare di più per i paesi poveri. Non si è capito, però di che cosa parlasse il premier quando ha sostenuto che «l'Italia ha fatto il massimo stanziando un miliardo di dollari». Magari è una buona notizia, perché parlava di nuovi stanziamenti. La realtà cui, però, l'hanno richiamato sia il presidente delle Ong italiane Sergio Marelli, sia la portavoce europea della Campagna Onu Marina Ponti, è che nella cosiddetta "manovra d'estate", con il DL n. 112 del 25 giugno scorso a partire dal 2009 si prevede un taglio delle risorse destinate agli aiuti di 170 milioni di euro. L'Italia, peraltro, destina ad oggi appena lo 0,19% del Prodotto Interno Lordo in Aiuto Pubblico allo Sviluppo ed è il fanalino di coda dell'Unione europa dove molti paesi hanno già superato lo 0,33% già nel 2006 come previsto dagli accordi internazionali. Un po' pochino per presentarsi con i conti a posto all'appuntamento con la presidenza nostrana del G8.

domenica 6 luglio 2008

La costituzione spagnola non assegna alcun privilegio alla chiesa, quella Italiana?


I socialisti spagnili vogliono abolire i simboli cattolici dalle istituzioni; e dunque niente più funerali cattolici di Stato ma neanche più crocefissi nelle aule in cui si celebrano atti pubblici
I socialisti spagnili vogliono abolire i simboli cattolici dalle istituzioni; e dunque niente più funerali cattolici di Stato ma neanche più crocefissi nelle aule in cui si celebrano atti pubblici.La direzione del partito ha proposto all'assise del 37esimo congresso, iniziato ieri a Madrid, un emendamento che raccoglie le istanze presentate da una serie di federazioni e che sarà votato oggi. L'emendamento contiene un severo alto-là alla Chiesa cattolica che «deve essere cosciente», recita il testo, che la Costituzione «non le assegna nessun privilegio».L'intenzione è quella, come ha detto il premier Josè Luis Rodriguez Zapatero durante il congresso, di «non fare un passo indietro» nel suo progetto di consolidare e estendere le libertà e i diritti. Il Psoe riafferma che «la concezione laica dello Stato è un segno di identità del bagaglio politico del socialismo»; e come necessità conseguente, il Psoe segnala «la sparizione della confessionalità che rimane negli spazi e nelle pratiche delle istituzioni pubbliche, come è il caso dei funerali di Stato o dei simboli religiosi negli atti pubblici».06/07/2008